METEO. Visto che abbiamo di fronte un periodo meteorologico che molto probabilmente seguiterà a proporci ancora per alcuni giorni un clima ben poco invernale, abbiamo voluto dare un’occhiata ad un altro aspetto che influenza la stagione invernale.
Parliamo dunque del Vortice Polare che nell’ultima sua mossa ha determinato il freddo esagerato degli USA.
Come noto (non stiamo a spiegare i dettagli qui), un Vortice Polare forte quindi ben compatto e posizionato alle alte latitudini è certamente indice di una stagione poco marcata dal punto di vista del crudo freddo invernale.
Il Vortie Polare ha avuto di recente un primo scompattamento che ha dunque permesso a nuclei di aria gelida di riversarsi a latitudini più basse, questo non è avvenuto in Europa ma appunto in Canada ed USA. Attualmente la figura barica polare sta invece ritrovando una sua identità, riorganizzandosi e ristrutturandosi.
Il ricompattamento del VP dunque porterà gioco forza ancora un periodo non freddo, semmai dominato da correnti zonali (da ovest verso est) che al limite potranno risultare a tratti un po’ più perturbato.
Nonostante questo, le proiezioni riguardanti i prossimi movimenti del Vortice, stanno mettendo in luce una possibile nuova crisi nella sua “salute”, in sostanza potrebbe presto arrivare una nuova fase in cui detto vortice polare potrebbe riperdere consistenza tornando a smembrarsi.
Questa potrebbe essere una condizione importante per ritrovare presto anche nel long range modellistico, i primi segnali di un inverno pronto a risvegliarsi dai torpori.
Indicativamente, se tutto fosse confermato, dovremmo cominciare a risentire del cambiamento a partire da dopo l’Epifania con effetti ipoteticamente tangibili nella seconda decade di gennaio.
Sono queste ipotesi molto azzardate perchè fondante su movimenti su larghissima scala e quindi non molto significativi per scale nazionali od ancor peggio, regionali ma siamo alla ricerca di un segnale che possa darci una prima indicazione…un po’ come quando ad una persona priva di sensi si cerchi di monitorare il battito cardiaco.
Il senso è proprio questo ed ora abbiamo davanti due step: la conferma dell’effettivo nuovo scompattamento del vortice polare e poi, la valutazione dei sui effetti al suolo in ambito europeo.
La partita è aperta.
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