AGGIORNAMENTO SULLE CONDIZIONI ATTESE DA META’ SETTIMANA. In questo appuntamento vi confermiamo anzitutto che i primi segnali più evidenti di un cambiamento potrebbero già farsi strada giovedì con probabili deboli precipitazioni sparse, forse più facilmente al mattino ma che potrebbero già divenire nevose attorno ai 700m di quota.
Nel corso della giornata poi variabilità con temperature in calo.
Il nocciolo duro del maltempo si concentrerà almeno in una prima fase proprio tra venerdì e domenica.
Cosa intendiamo con MALTEMPO? Sicuramente venti tesi da nord est e freddo progressivamente più percepibile ma poi anche la possibilità di un nocciolo freddo in quota con annesso minimo al suolo che potrebbe determinare una fase di maltempo pienamente invernale e che ancora non risulta semplice deficarare.
Rispetto agli ultimi aggiornamento vi informiamo che tra venerdì mattina e la nottata verso sabato potremmo avere precipitazioni in un contesto decisamente sotto media, fenomeni che potrebbero divenire nevosi anche a quote basse (3-500m).
Non siamo più nei mesi del pieno inverno è vero ma proprio per questo i contrasti termici possono generare precipitazioni più consistenti con rovesci in grado di tirare già rapidamente le temperature fino a far calare rapidamente la neve fino alle basse quote; del resto anche in quota sono attesi valori molto bassi (-34°C a 500 hPa) con circa -3/-4°C agli 850 hPa, un profilo dunque altamente favorevole anche a ipotetiche precipitazioni nevose localmente anche in bassa collina.
Prima occasione dunque ad inizio weekend (da confermare!).
A seguire le condizioni rimarranno improntate al freddo con potenziali ulteriori impulsi da est e complicanze nuvolose soprattutto sul centro ed il sud della Toscana: sarà quindi ancora il caso di monitorare la possibilità di neve poiché potrebbe tornare a cadere in basso.
Neve marzolina, probabilmente, ma la fase meteorologica ormai prossima potrà presentare anche altre caratteristiche salienti come ad esempio il rischio di grandine o neve tonda, rovesci sparsi ed una ventilazione fredda settentrionale che non ci farà disdegnare cappotti e giacche a vento.
Una situazione molto dinamica e che potrebbe persistere anche per più giorni.
Nei prossimi appuntamenti cominceremo a fare una analisi più dettagliata di ogni fenomeno con particolare riferimento ovviamente a quello più raro la neve.
Tutto questo naturalmente con la speranza che tutto ciò possa non avere effetti .negativi sulle colture.
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