APPUNTAMENTO CON IL LUNGHISSIMO TERMINE. In questa rubrica, da qualche giorno, siamo alla ricerca dei segnali più remoti della stagione invernale. Già una settimana fa, avevamo parlato di possibili cambi attorno alla fine del mese ed oggi, che di giorno ne mancano molti meno, paiono esserci le prime deboli indicazioni da parte dei modelli.
Stiamo parlando in particolare di una prima modesta convergenza modellistica sul lungo termine che indica la possibilità di una riattivazione del flusso freddo da est e che, già alla fine di febbraio potrebbe portare un primo calo delle temperature con la isoterma di 0°C nuovamente attorno ai 1300m.
Tutto questo significherebbe, in soldoni, un rientro nella normalità termica del periodo. Tuttavia si scorgono anche altri interessanti spunti di riflessione: la parte modellistica europea tende a proporre scenari più freddi ma asciutti da nord est mentre la schiera americana ad intravedere l’instaurazione di correnti fredde nord atlantiche (o potenzialmente, a tratti, artico marittime).
Due soluzioni molto differenti tra loro ma con qualcosa in comune: principalmente la fine di questo periodo anomalo dominato dall’egemonia dell’alta pressione di matrice africana e poi un sicuro (più o meno marcato) calo delle temperature che potrebbero tornare anche su valori invernali.
Presto per dire come le cose potranno mettersi per l’Italia e la Toscana, per questo aggiornamento vorremmo che rimanesse il senso di una prima indicazione un poco più consistente circa il già citato cambio di fine mese.
Per tutti gli sviluppi entreremo gradualmente nei dettagli man mano che gli orizzonti temporali saranno più a portata di previsione.
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