Eccoci nuovamente ad esaminare situazione potenzialmente interessanti per la neve in Toscana.
Vi ricordiamo che questa è una rubrica dedicata solamente alla previsione dei fenomeni nevosi ed anche alla valutazione di prospettive a lungo o lunghissimo termine che potrebbero portare a configurazioni bariche promotrici di neve a quote più basse di quelle montane (oltre i 1000m).
COSA C’E’ DI NUOVO PER IL PROSSIMO FUTURO
E’ appurato che la fase climatica dei prossimi giorni sarà dominata dall’intervento atlantico che in modo prepotente si farà sentire non solo con venti forti (libeccio sabato) ma anche con impulsi perturbati che genereranno fasi di maltempo.
E la neve? Mentre fino a sabato vi segnaliamo il ritorno di precipitazioni nevose solo a partire dai 1200/1400m, vale la pena invece fare una riflessione tra domenica e la notte verso lunedì.
In sostanza un nuovo impulso depressionario dovrebbe tornare a portare maltempo in Toscana proprio dalla sera di sabato e poi durante domenica mattina; questo nuovo impulso sarà caratterizzato dal presentare in seno aria più fredda dei precedenti (ad esempio quello di venerdì) facendo quindi ipotizzare un calo della quota neve anche a quote collinari.
Al momento stimiamo un maggior rischio di rovesci nevosi fino a quote di media collina tra il pomeriggio e la sera di domenica con potenziale quota di trasformazione della precipitazione attorno ai 600m con attecchimenti sui 700m.
Visto che parliamo di target oltre le 72 ore, dobbiamo necessariamente rimandare ogni ulteriore considerazione ai prossimi appuntamenti, intanto facciamoci un piccolo appunto sul calendario.
E FASI INVERNALI PIU’ IMPORTANTI?
Quello che pare piuttosto certo è che almeno fino agli ultimi giorni del mese, grosse possibilità di scampo dal flusso atlantico non ce ne saranno, tuttavia la grande massa di freddo presente sull’Est europeo potrebbe tornare a farci visita, magari facendo il giro più largo e presentandosi da nord ovest…
