METEO NEVE. In questo appuntamento dedicato esclusivamente alla NEVE, prendiamo in considerazione l’evoluzione post Epifania per evidenziare un nuovo possibile incastro che potrebbe favorire condizioni adatte a nevicate anche a quote basse.
E’ soprattutto il centro di calcolo americano che oggi è possibilista su di un’evoluzione fredda e perturbata con nuovi effetti a partire dal giorno 9 gennaio; orizzonti ancora lontani ma non lontanissimi.
Di cosa parliamo? Di una nuova saccatura artica particolarmente incisiva che potrebbe sprofondare rapidamente verso il sud Italia e potrebbe portare un peggioramento generalizzato a carattere freddo. L’aria costituente la figura di bassa pressione potrebbe essere infatti sufficientemente fredda da poter far ipotizzare (sono le prime impressioni, non una previsione!) la possibilità di neve quantomeno a quote di collina.
L’isoterma di -4°C abbraccerebbe in particolare buona parte dell’Emilia e la Toscana ciò determinando profili termici ideali per fioccate fino ai 2-300m di quota, quindi fino alla bassa collina specie in riferimento ai rilievi più distanti dalla costa.
E’ una evoluzione che andrà monitorata perché potrebbe anche riservare delle sorprese inattese. Nel contempo, avremo il primo bianco carico su tutte le alture oltre i 1000 metri ma, come sappiamo, con fiocchi che si spingeranno rapidamente anche fino a quote di media collina sulla fascia appenninica mentre in area padana la neve potrebbe addirittura scendere fino alle porte della pianura.
Seguiranno aggiornamenti e rettifiche.
In grafica la situazione barica proposta del modello GFS proprio per la notte verso il 10.