Le proiezioni proseguono su questa strada: possibile cambio di tempo a partire dagli ultimi giorni di febbraio.
Sarà un netto cambio? Sarà solo una modesta raffrescata? Partendo dal presupposto che un calo delle temperature dovrà pure arrivare perché l’anomalia termica è attesa comunque in rientro nell’ultima parte del mese, sul fatto che oltre ad un ripristino dei valori normali possa giungere una vera e propria sfuriata invernale ancora non c’è una linea coerente.
Quello che rileviamo secondo gli ultimi dati prognostici è che la circolazione generale sul Mediterraneo potrebbe cambiare sensibilmente.
Quello che complica ulteriormente le cose è capire se e come la grossa riserva gelida tutt’ora presente sulla Russia in parziale ritiro, possa nuovamente venire agganciata e tirata verso l’Italia.
Sempre parlando di ipotesi, parrebbe che oltralpe qualcosa potrebbe già cambiare nella prossima settimana mentre per l’Italia, qualora si verificasse, l’arrivo di un cambiamento più deciso potrebbe presentarsi da est nord/est, quindi con correnti fredde di tramontana.
Meno probabile rimane l’ipotesi di una discesa nord occidentale.
Tutto questo in via del tutto approssimata ed ipotetica.
Il prossimo step più concreto sarà quello di avere una conferma sul blocco delle correnti atlantiche, successivamente potremo cominciare a valutare l’effettiva ridistribuzione dei corridoi barici e quindi a fare ipotesi un poco più concrete sulle “vie” che vorrà prendere questa ultima fase invernale.
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