Per rispondere alle tante domande circa il corretto posizionamento del termometro domestico per esterni, quindi non necessariamente quello presente in stazioni meteo più sofisticate, ma più in generale tutti i tipi di termometro a cui giornalmente ci affidiamo per fare le nostre rilevazioni a casa, ecco qualche consiglio.
Il problema più grande è sempre quello dei valori di massima sballati: specialmente d’estate, magari quando fa molto caldo, spesso vediamo lievitare in modo sproporzionato e non ragionevolmente compatibile magari con stazioni meteo “a norma” posizionate poco vicino, le nostre temperature.
Che fare dunque? Il motivo principale diquesti valori sballati è la schermatura dello strumento. Non è un concetto difficile: si tratta di proteggere la parte sensibile (sensore, colonnina di mercurio ecc…) sia dai raggi diretti del sole ma anche dalla radiazione infrarossa riflessa.
Come procedere per cercare di tirare fuori “il meglio” dal nostro strumento casalingo?
La prima regola, se possibile, è di individuare un luogo di rilevazione che sia ombreggiato, non direttamente esposto ai raggi solari. In seconda battuta, sarebbe ideale evitare di mettere in contatto il termometro con pareti di abitazioni o similari, sconsigliato anche il tetto per l’elevato riflesso emesso dalla copertura stessa. Preferire posizionamenti che siano piuttosto lontani da pavimentazioni artificiali, asfalto, cemento, ideale sarebbe il manto erboso.
Posizionare il termometro almeno ad 1,5 metri da terra e cercare di fissarlo su di una superficie a bassa conducibilità termica, ad esempio un suporto di legno, magari verniciato di bianco.
In questo modo vedrete che le temperatura saranno decisamente più veritiere. Ma potreste fare qualcosa di ancora più interessante: costruirvi una schermatura artigianale ma piuttosto funzionale ed a basso costo.
Cosa vi occorre?
4 placchette per areazione di dimensioni almeno 25cmx25cm come queste sotto che si trovano facilmente in vendita sia online che nei negozi di hobbistica e fai da te; sono placchette in plastica verniciate in bianco, con alette ed una ulteriore retina di protezione.
La dimensione di 25cmX25cm è quella minima per avere almeno un certo miglioramento delle misurazioni.
Oltre alle placchette una tavoletta di legno di 1 metro x 25 centimetri (in caso di placchette di 25cm) di spessore almeno di 2 centimetri. Come avrete già intuito, dovremo ricavare dal legno due quadrati anch’essi di 25cm di lato da posizionare sotto e sopra il nostro schermo. Infatti con qualche vite fisseremo le placchette alla base ed alla copertura del nostro schermo formando un cubo di lato 25cm. All’interno dello schermo che rassomiglierà molto ad una mini capannina, posizioneremo il nostro sensore od il nostro termometro seguendo gli stessi consigli sopra riportati per il posizionamento.
Per una migliore riuscita del progetto, consigliamo di verniciare con una bomboletta spray bianca lucida tutte le pareti dello schermo, comprese anche quelle laterali ventilanti così da proteggerle dallo scolorimento che sicuramente si presenterà con il tempo.
Potrete fissare lo schermo avvalendovi di piccole staffe o supporti da avvitare sul legno della copertura e/o su quello della base.
La lettura sarà sicuramente migliorata!
Secondo i nostri test, con uno schermo cubico di 25cm di lato posizionato in zona ombreggiata su terreno erboso, gli scostamenti da una misura ufficiale differiscono veramente di poco, nell’ordine dei 0.3-0.5°C.
Fateci sapere se questa soluzione economica vi ha soddisfatto!
PS: poter avere le finestrelle (placchette) ventilanti in legno sarebbe ancora meglio ma non è facile reperirle in commercio.