Febbraio procede ed ha già lasciato sul campo i primi dieci giorni. Modelli da grande freddo ad oriente ma titubanti per l’Italia: bandiera bianca per il nostro inverno o ci sarà una svolta? Aggiornamenti sul lungo termine.
METEO TOSCANA ED ITALIA. Con l’inizio della nuova settimana, il calendario segnerà la conclusione della prima decade di febbraio, certamente uno dei periodi più freddi del nostro inverno.
Una perturbazione piuttosto robusta sotto il profilo precipitativo si va congedando ma, lo possiamo dire, non si è trattato per la Toscana di una di quelle dal pieno sapore invernale: la neve è arrivata a quote di media montagna per poi sfumare più in alto lasciando la pioggia anche a 1500 metri. Non sono questi i numeri che ci attendiamo dall’inverno.
Modelli con importanti manovre fredde ad oriente
Torniamo dunque a dare uno sguardo più attento a quello che potrebbe succedere ora nel cuore del mese, per quello che è possibile attualmente ipotizzare.
Da alcuni giorni, a fasi alterne, tutti i modelli matematici propongono (non sempre in accordo e non sempre in eventuale sincronia), scenari che richiamano forti colori invernali, questo soprattutto per i paesi del est nord-est europeo più direttamente esposti a possibili interferenze gelide di estrazione russa.
IL freddo in sostanza potrebbe tornare anche forte sull’Europa a partire dai confini orientali, già dal fine settimana. Questo, per quanto riguarda l’Italia, potrebbe rappresentare una prima fase di raffreddamento anche se non particolarmente incisiva (correnti di tramontana moderatamente fredde).
IL gelo vero e proprio non è poi chiaro che strada potrebbe prendere, due sono le soluzioni che si rincorrono: la prima più mite che questa sera è sposata dal modello europeo vedrebbe la ripresa decisa di correnti atlantiche in grado di sbaragliare ogni progetto invernale; la seconda invece vede possibilista il modello americano con prospettive di ingressi freddi potenzialmente più accesi da dopo il 16/18.
Siamo sempre ai confini degli orizzonti più perigliosi per i modelli matematici che ancora, questo è quello che veramente si percepisce, stanno avendo molta difficoltà a disegnare qualche potrebbe essere la prossima evoluzione stagionale.
E’ chiaro che, se dovesse prevalere la tesi atlantica, una forte incursione mite nel cuore di febbraio metterebbe un grosso punto interrogativo sulle possibilità di una ripresa invernale degna di nota.
Per il momento siamo di fronte ad un bivio importante: o verso la conclusione definitiva (salvo rigurgiti tardivi) della stagione invernale 2024-2025 o verso l’ultima cache che potrebbe anche lasciare il segno.
Dobbiamo necessariamente ancora attendere qualche giorno per avere un minimo di conferme in più…nel frattempo, tutta la prima parte della settimana in avvio sarà incerta e sicuramente non fredda…